La pillola, dalla lotta fino alla rimessa in discussione

Nel 2000, il 50% delle Francesi di età compresa tra 15  e 49 anni prendeva la pillola. Erano solo il 36% nel 2016. Varie polemiche (rischi cardiovascolari, possibili effetti cancerogeni) e rimborsi cancellati hanno reso meno popolare questo metodo anticoncenzionale, prima acquisito grazie alla lotta femminista.

L’accesso alla pillola è stato una vittoria femminista, permettando alle donne di prendere il controllo del loro corpo e della loro fecondità. Mentre a partire dal 1905 uffici d’informazione e centri di pianificazione aprivano in Danimarco, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, la Francia chiudeva tutte le possibilità di controllo delle nascite. La legge del 1920, in vigore fino al 1967, reprimeva « l’interruzione della gravidanza e la propaganda anticoncenzionale » e rischiava 6 mesi di prigione ogni persona che « avrà scritto o divulgato o offerto di rivelare dei processi per prevenire la gravidanza o facilitato il loro uso ». La necessità di ripopolamento della Francia era prioritaria una volta finita la Prima Guerra Mondiale. Quindi non era all’ordine del giorno il fatto di dare la possibilità alle donne di mettere o no al mondo un figlio. La politica natalista e l’emancipazione delle donne vanno difficilmente di pari passo, soprattutto sotto la pressione del clero dell’epoca. Il nostro paese dei diritti dell’uomo non era ovviamente quello del diritto delle donne.

La pillola è stata inventata negli Stati Uniti nel 1956. Essa è il frutto della collaborazione di Margaret Sanger, infirmiera e attivista femminista, e di Katharine McCormick, scienziata e ricca ereditiera che ha finanziato in segreto le ricerche. Nel 1960, è stato legalizzato il contraccettivo orale negli Stati Uniti e in Inghilterra. Non era il caso in Francia. Abbiamo dovuto aspettare la legge Neuwirth del 1967 e poi i suoi decreti per permettere alle Francesi di accedere a questo metodo anticoncenzionale.

Sappiamo oggi che la dosa della pillola commercializzata a quell’epoca era troppo forte, il che aumentava per esempio il rischio di trombosi venosa e di embolia polmonare. Sappiamo anche che ha degli effetti collaterali e le donne che cercano delle soluzioni naturali rimettono in discussione l’assunzione di ormoni.

Per la condivisione delle responsabilità della contraccezione tra uomini e donne ?

Con la pillola, la donna è considerata come l’unica responsabile della contraccezione nella coppia. E le alternative alla pillola (spirale anticoncezionale, sterilizzazione, impianto, cerotto, anello…) rimangono maggiormente indossate dalle donne, mentre si sviluppano soluzioni maschili : slip riscaldanti, iniezioni di ormoni, Vasalgel o vasectomia.

Per quanto riguarda la pillola per gli uomini, la ricerca scientifica non ha mai beneficiato di finanziamenti conseguenti e sufficienti per proporla sul mercato. La colpa alla debole domanda prevista dalle case farmaceutiche che limitano gli investimenti per un prodotto con incerti sbocchi.

Se prendi la pillola, pensi che il tuo ragazzo/marito sia pronto a prenderla al tuo posto ?

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